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Ebac: contributo spese per l’acquisto del laboratorio artigiano

17 Febbraio 2025 da Teleconsul Editore S.p.A.

Stabilito un contributo per le spese di: perizie, spese tecniche, intermediazione agenziale e spese notarili

L’Ente Bilaterale Artigianato Campania concede un contributo, pari al 30% delle spese sostenute fino ad un massimo di 3.000,00 euro per le spese relative all’acquisto del laboratorio artigiano. 
In particolare, sono incluse le seguenti tipologie di spesa: perizie, spese tecniche, intermediazione agenziale e spese notarili.
A tal fine, si riportano i documenti da allegare alla richiesta:
– documentazione attestante le spese sostenute;
– autorizzazione al trattamento dei dati ai fini della legge sulla privacy (mod. EBAC);
– fotocopia documento identità. 
Qualora fosse necessaria assistenza, è possibile recarsi in uno degli Sportelli Territoriali attivi su tutto il territorio campano oppure presso la sede EBAC (previo appuntamento)..

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CCNL Terzo Settore (Fesica-Confsal): rivalutati gli importi della Paga base Nazionale Conglobata

17 Febbraio 2025 da Teleconsul Editore S.p.A.

Dal 1° gennaio prevista la rivalutazione di un punto percentuale

Il 31 gennaio si sono incontrate Confimprese Italia e Fesica Confsal al fine di valutare il rapporto tra retribuzioni e potere d’acquisto per i dipendenti del terzo settore, come previsto dal CCNL del 20 luglio 2023.
Le Parti hanno, infatti, stabilito la rivalutazione di un punto percentuale (+1%) dal 1° gennaio 2025.
Di seguito gli importi.

TABELLA RETRIBUZIONI 
ImportoLivelli
2.765,77 Dirigenti
2.212,55 Quadri
1.880,77 Livello I
1.770,11 Livello II
1.659,01 Livello III
1.548,88 Livello IV
1.438,22 Livello V
1.327,54 Livello VI

 

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L’accesso al SIISL per gli istituti di patronato

17 Febbraio 2025 da Teleconsul Editore S.p.A.

Dal 1° febbraio 2025, l’ammissione avviene al fine di supportare i cittadini nello svolgimento degli adempimenti a carico dei soggetti iscritti (INPS, messaggio 14 febbraio 2025, n. 575).

Dal 1° febbraio 2025 i patronati possono accedere alla piattaforma del Sistema informativo per l’inclusione sociale e lavorativa (SIISL), anche per le posizioni relative ai percettori di NASpI e DIS-COLL. In particolare, i patronati possono assistere i beneficiari nella compilazione del curriculum vitae, del Patto di attivazione digitale (PAD) e nell’eventuale raccolta dei dati necessari per il Patto di servizio personalizzato (PSP).

Il SIISL mette a disposizione una guida per ciascuna delle procedure, facilitando così l’accesso e l’uso dei servizi da parte degli utenti. L’operatore dell’istituto di patronato può accedere alla piattaforma SIISL con le modalità già in uso.

All’interno della lista dei cittadini patrocinati, oltre ai beneficiari delle prestazioni Supporto per la formazione e il lavoro (SFL) e dell’Assegno di inclusione (ADI), sono, pertanto, visibili anche quelli che hanno presentato domanda di NASpI o DIS-COLL tramite l’istituto di patronato medesimo, e il cui stato di lavorazione risulti essere “In liquidazione”.

L’operatore dell’Istituto di patronato può, quindi, scegliere all’interno della lista, tramite ricerca puntuale per codice fiscale, un determinato beneficiario di NASpI o di DIS-COLL e procedere con le attività previste.

Il messaggio in commento riporta in allegato il manuale utente.

 

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CIRL Formazione Professionale Lazio: firmato il rinnovo del contratto

17 Febbraio 2025 da Teleconsul Editore S.p.A.

Le Parti si sono impegnate a rinnovare la contrattazione regionale entro 6 mesi dalla firma del nuovo CCNL

Il 14 febbraio 2025, dopo circa cinque mesi di trattiva e confronti serrati con la controparte, è stata definitivamente sottoscritta l’ipotesi di contratto regionale relativa al CCNL Formazione Professionale 2024/2027. In materia di aggiornamento professionale il piano impegnerà il personale per un monte di 120 ore per i dipendenti dell’Area Funzionale 3, erogazione V livello e di 80 ore per il restante personale. 
Per quanto riguarda le indennità previste dal CCNL vigente (art. 25, lett. F, punti A, B e C ed in riferimento all’art. 36, lett. B, punto 4) le Parti Sociali hanno convenuto una maggiorazione nella misura aggiuntiva del 18% della retribuzione oraria. Ad avvio anno formativo, in sede di contrattazione di ente, si stabilisce il numero di settimane di riferimento per l’anno formativo in corso. La flessibilità oraria settimanale, riferita all’orario convenzionale medio settimanale stabilito in relazione al numero delle settimane del calendario formativo, che non comporti il superamento delle 800 ore annue fino ad un massimo di 26 ore per un limite di 5 settimane nell’anno formativo, è ricompensata con la maggiorazione del 18% delle ore svolte eccedenti la media, attingendo al fondo incentivi o, in alternativa, con l’accantonamento in banca delle ore di un’ora ogni 4 ore di flessibilità prestata, da definirsi in sede di contrattazione di Ente.  
In materia di diritto allo studio, in sede di contrattazione di Ente, al fine di garantire il diritto allo studio, possono essere concessi ulteriori permessi straordinari retribuiti, nella misura massima di 50 ore per il conseguimento, qualora non in possesso, di lauree e/o abilitazioni all’insegnamento.
Per i congedi formativi, ferme restando le vigenti disposizioni relative al diritto allo studio di cui all’art. 10 della L. 300/70, i dipendenti potranno richiedere, secondo quanto disposto dalla L. n. 53/2000, congedi per la formazione fino a un massimo di 11 mesi, anche frazionati, per il completamento della scuola dell’obbligo, il conseguimento di titoli di studio di secondo grado, di un diploma universitario o di laurea.
In conclusione le Parti si sono impegnate a rinnovare la contrattazione regionale entro 6 mesi dalla firma del nuovo CCNL.

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L’indennità per i lavoratori dei call center 2025

14 Febbraio 2025 da Teleconsul Editore S.p.A.

Emanato il Decreto ministeriale n. 45/2025 per l’attuazione delle misure di sostegno al reddito dei dipendenti del settore (Ministero del lavoro e delle politiche sociali, comunicato 13 febbraio 2025).

Il Decreto del Ministro del lavoro e delle politiche sociali di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze n. 45/2025 che prevede l’attuazione delle misure di sostegno al reddito per i lavoratori dipendenti dalle imprese del settore dei call center è stato emanato: ne da notizia proprio il Ministero sul suo sito istituzionale.

Infatti, l’articolo 1, comma 195 della Legge di bilancio 2025 (Legge n. 207/2024) prevedeva il rifinanziamento dell’indennità di sostegno al reddito in favore dei lavoratori dipendenti dalle imprese di call center, per un importo pari a 20 milioni di euro a valere sul Fondo sociale per occupazione e formazione.

I destinatari

Il trattamento spetta ai lavoratori di cui all’articolo 1 e all’articolo 2, comma 1 del D.Lgs. n. 148/2015, ovvero i lavoratori assunti con contratto di lavoro subordinato, compresi gli apprendisti, con esclusione dei dirigenti, appartenenti alle aziende del settore dei call center, anche in cessazione, cui è riconosciuta una indennità pari al trattamento massimo di integrazione salariale straordinaria per un massimo di 12 mesi.

Campo di applicazione

L’indennità può essere richiesta per periodi di sospensione o riduzione dell’attività lavorativa, qualora non sia possibile ricorrere alle prestazioni del Fondo di solidarietà bilaterale per la filiera delle telecomunicazioni, comprendendo anche la fattispecie di aziende in cessazione di attività. Possono fare ricorso al trattamento anche le imprese che siano state ammesse a una procedura concorsuale in cui sia stata disposta la continuazione dell’attività. La concessione del trattamento è disposta dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali, sulla base di specifici accordi siglati in sede ministeriale.

Sul sito del Ministero sono riportate le indicazioni sulle modalità di presentazione dell’istanza di concessione del trattamento da parte dell’azienda.

 

 

 

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CCNL Pulizia Artigianato: iniziate le trattative per il rinnovo contrattuale

14 Febbraio 2025 da Teleconsul Editore S.p.A.

Tra le proposte contenute dalla piattaforma vi sono aumenti retributivi e aspetti normativi

La Fisascat-Cisl, insieme alla Filcams-Cgil e a Uil-Trasporti, ha reso noto, mediante comunicato stampa del 6 febbraio 2025, che sono state avviate le trattative per il rinnovo contrattuale del CCNL Pulizie Artigianato. Nel corso del primo incontro in plenaria, le OO.SS. hanno presentato alle associazioni datoriali di settore la piattaforma rivendicativa unitaria. Le richieste dei Sindacati riguardano l’aumento salariale, in linea con l’indice inflattivo. Da aggiornare anche la parte normativa, in particolare l’articolato sul cambio appalto e il contrasto al dumping contrattuale esistente, proponendo un riallineamento sul costo orario del lavoro rispetto a quanto previsto dal CCNL. All’interno della piattaforma, tra le altre cose, vi sono proposte in materia di: malattia, part-time, lavoro supplementare, apprendistato, indennità, salario di anzianità.
I prossimi incontri sono calendarizzati per il 12 e 20 marzo e per il 10 aprile. 

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CCNL Elettrici: siglato il rinnovo

14 Febbraio 2025 da Teleconsul Editore S.p.A.

Previsto un aumento complessivo pari a 312,00 euro sul parametro medio

In data 11 febbraio è stata sottoscritta da Enel S.p.A., G.S.E. S.p.A. Sogin S.p.A., Terna S.p.A. e Filctem-Cgil, Flaei-Cisl, Uiltec-Uil l’ipotesi di rinnovo del CCNL del18 luglio 2022 per i lavoratori addetti al settore elettrico, triennio 2025-2027.
Dal punto di vista economico, è previsto un aumento complessivo nel triennio di 312,00 euro.
L’aumento medio sui minimi (TEM) prevede 290,00 euro distribuiti in 4 tranches:
– dal 1° aprile 2025 aumento di 90,00 euro;
– dal 1° aprile 2026 aumento di 65,00 euro; 
– dal 1° aprile 2027 aumento di 65,00 euro; 
– dal 1° ottobre 2027 aumento di 70,00 euro
Il montante complessivo è di 6928,00 euro.
Previsti, inoltre, 15,00 euro erogati per 14 mensilità per la produttività.
Definito, infine, un incremento sul welfare contrattuale di 7,00 euro.
A livello normativo, la novità più rilevante è sulla riduzione dell’orario di lavoro in quanto viene prevista la possibilità di usufruire, a decorrere dal 2025, di 3 mezze giornate in più (24, 31 dicembre e 2 novembre).
Ai fini della maturazione delle ferie è ampliata la definizione di neo assunto (da 6 a 3 anni) per usufruire delle ferie aggiuntive (da 20 a 24).

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CCNL Terziario (Confimprese-Confsal): adeguamento retribuzioni dal 1° gennaio

14 Febbraio 2025 da Teleconsul Editore S.p.A.

Gli importi ridefiniti sono da considerarsi definitivi e da utilizzare come base di riferimento per le operazioni di rinnovo contrattuale

Il giorno 31 gennaio 2025 Confimprese Italia e Fesica-Confsal hanno concordato di modificare la modalità per la rivalutazione degli importi delle retribuzioni della Paga Base Nazionale Conglobata, con decorrenza 1° gennaio 2025.

LIVELLIRetribuzione
Quadri A2.213,34 
Quadri B1.842,63 
Livello I1.732,50 
Livello II1.604,94 
Livello III1.479,77 
Livello IV1.422,40 
Livello V1.378,15 
Livello VI1.350,90 

Tali importi sono da considerarsi definitivi e da utilizzare come base di riferimento per le operazioni di rinnovo contrattuale, dandosi atto che per periodi antecedenti dalla data del 1° gennaio 2025 nulla sarà dovuto oltre agli incrementi richiamati. 

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CCNL Metalmeccanica Cooperative: ripresa la trattativa di rinnovo del contratto

13 Febbraio 2025 da Teleconsul Editore S.p.A.

Le OO.SS. hanno avuto primi riscontri alla piattaforma di rinnovo

E’ stata ripresa, il 10 febbraio 2025, la trattativa per il rinnovo del CCNL delle imprese metalmeccaniche della cooperazione. Durante l’incontro, le Organizzazioni sindacali Fim, Fiom e Uilm hanno ricevuto le prime risposte sulle richieste avanzate nella piattaforma di rinnovo presentata, compreso alcuni primi aspetti inerenti il versante economico. 
Inizialmente, è stata espressa la volontà di effettuare un negoziato svincolato dagli altri aperti sul piano nazionale per il rinnovo dei contratti collettivi scaduti, al fine di valorizzare il mondo della cooperazione metalmeccanica. 
Per questo motivo, le Parti hanno espresso la disponibilità a valutare le richieste riguardanti il mercato del lavoro, considerando i lavoratori, una risorsa importante da valorizzare all’interno delle imprese. 
Invece, è più delicata l’applicazione organizzativa inerente alla richiesta dei break formativi in caso di quasi/infortunio, mentre la richiesta di riduzione di orario di lavoro così come in piattaforma è stata ritenuta di difficile applicazione non solo per l’impatto di costo che avrebbe sulle imprese.
Per la parte economica, sono state fatte timide aperture per quanto riguarda la strutturazione degli aumenti retributivi, definendo un aumento minimo di garanzia, così da evitare che questi siano lasciati all’andamento annuale dell’IPCA-NEI. Pertanto, vi è la disponibilità a definire un importo minimo di riferimento all’interno del contratto. 
E’ stato, inoltre, proposto un meccanismo a tutela delle imprese qualora a l’andamento dell’IPCA-NEI dovesse aumentare oltre misura rispetto alle previsioni.
La trattazione procederà nelle giornate del 4 e 28 marzo 2025.

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Decreto Flussi 2025, distribuite le prime quote 

13 Febbraio 2025 da Teleconsul Editore S.p.A.

Attribuiti a livello territoriale ingressi per lavoro subordinato sia stagionale, sia non stagionale (Ministero del lavoro e delle politiche sociali, comunicato 12 febbraio 2025).

Una prima distribuzione delle quote previste del Decreto Flussi 2025 è stata effettuata dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali, così da rendere possibile il rilascio dei nulla osta al lavoro a fronte delle domande presentate agli Sportelli unici per l’immigrazione.

In particolare, la Nota del 12 febbraio 2025 della Direzione generale per le politiche migratorie e per l’inserimento sociale e lavorativo dei migranti ha attribuito agli ingressi per motivi di lavoro subordinato non stagionale 42.835 quote, di cui 17.129 riservate alle lavoratrici.

Più nel dettaglio, relativamente al lavoro subordinato non stagionale, sono state distribuite a livello provinciale 15.000 quote riservate a lavoratori di Paesi che hanno sottoscritto accordi o intese di cooperazione in materia migratoria con l’Italia, oltre a 1.542 riservate a lavoratori subordinati della Tunisia, 3.464 riservate a lavoratori dell’India e 5.700 riservate al settore dell’assistenza familiare e socio-sanitaria.

Inoltre, sono state attribuite 38.462 quote destinate agli ingressi per motivi di lavoro subordinato stagionale, di cui: 15.380 riservate alle lavoratrici; 2.101 riservate a lavoratori di cittadinanza indiana; 841 per richieste di nulla osta al lavoro stagionale pluriennale; 13.736 riservate alle istanze di lavoro stagionale nel settore agricolo presentate dalle organizzazioni professionali dei datori di lavoro; 3.143 riservate alle istanze di lavoro stagionale nel settore turistico presentate dalle organizzazioni professionali dei datori di lavoro e, infine, 3.261 residuali per istanze di lavoro stagionale nei settori agricolo e turistico-alberghiero.

Le quote non ripartite a livello territoriale restano nella disponibilità del Ministero, che provvederà ad assegnarle sulla base delle richieste pervenute agli Sportelli unici per l’immigrazione, che saranno segnalate alla Direzione generale per le politiche migratorie dagli Ispettorati territoriali del lavoro.

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